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Blog di Michele Scolari

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Mese

ottobre 2013

“Paleontologia urbana”: alla scoperta dei fossili cittadini

L'ammonite del Battistero di Cremona (foto Persico)
L’ammonite del Battistero di Cremona (foto Persico)

Da centinaia di anni loro ci guardano dalla pietra dove la natura le ha conservate, ma quanti di noi le vedono? Ecco un affascinante caccia al tesoro, sulle tracce di ammoniti, belemniti e bivalvi incastonati nel Battistero, nel Torrazzo, nel Duomo e in altri monumenti e strutture lapidee di Cremona: Davide Persico, sindaco di S. Daniele Po e ricercatore in Paleontologia all’Università di Parma lancia la “Paleontologia urbana”. E spunta l’ipotesi di un progetto digitale per percorsi paleontologici in città e paesi del cremonese

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Luglio 1944: quei 10 minuti di terrore sotto le bombe

Il bombardamento del Ponte di Viale Po (NARA College Park, Maryland, Usa)
Il bombardamento del Ponte di Viale Po (NARA College Park, Maryland, Usa)

L’incursione compiuta a Cremona dai 36 bombardieri americani B-25 la mattina del 10 luglio, raccontata dall’Air Crash Po. L’obiettivo venne mancato causando 119 vittime civili, tra cui 27 ferrovieri. La testimonianza di Angela Denti, all’epoca impiegata alla Cavalli&Poli.

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Il torrone? Un dolce arabo. Il “turùn” andaluso? Un falso storico

Frontespizio del
Frontespizio del “Taqwim al-Abdan fi Dadbir al-Insan” (Tacuinum aegritudinis) di Ibn Jazla (Glasgow University Library)

Cremona è debitrice per molte cose alla gastronomia ed alla scienza islamiche del Medioevo (vedi l’influenza araba a Cremona). Una di queste sembra proprio essere il torrone. Innumerevoli tipi di torrone inoltre, dal “qabut” alla “halva”, sono tutt‘oggi diffusi nella “mezzaluna islamica”, dalla Spagna a Samarcanda. Nei manoscritti di tre medici arabi dell’XI e del XIII secolo (uno dei quali tradotto nel Duecento a Venezia da un cremonese) si trovano le ricette del “chaloe” e della “qubbayt”, precursori del dolce tipico di Cremona, probabilmente diffuso in città, anziché dal banchetto nuziale di Francesco Sforza, dai banchetti nuziali della magna curia del “filoislamico” Federico II, dal cui compleanno (26 dicembre) potrebbe derivare la tradizione di mangiare torrone a Natale.
Mentre sembra un falso storico la leggenda del “turùn” contenuto nel manoscritto di un medico arabo di Cordova, portato a Cremona dal traduttore Gerardo nel XII secolo.

 

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